Non possiamo non comunicare

La comunicazione non è solo un invio a senso unico di informazioni, ma è uno scambio che è influenzato dal contesto in cui si sviluppa e crea una relazione tra le parti.
Gli assiomi della comunicazione sono cinque e furono definiti da Paul Watzlawick e altri studiosi della Scuola di Palo Alto (California) allo scopo di diagnosticare alcune patologie.

Primo assioma: Non si può non comunicare. Anche il silenzio è una risposta, anche il voltarsi dall’altra parte è una risposta.

Secondo assioma: Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto (che cosa) ed uno di relazione (come). La comunicazione si basa per il 90% sul come e per il restante 10% sul contenuto.

Terzo assioma: La natura della comunicazione dipende anche dal tono, le pause, le ripetizioni, etc.

Quarto assioma: Gli esseri umani comunicano sia con il linguaggio digitale (verbale) e sia quello analogico (non verbale). Cioè gli sguardi, la postura, la vicinanza, ma anche strumenti “analoghi” al messaggio che si vuole passare, come un disegno, una foto.

Quinto assioma: Tutti gli scambi di comunicazione si basano sull’uguaglianza o sulla differenza. La comunicazione può quindi svolgersi su uno stesso livello oppure su livelli diversi, ad esempio nel caso in cui ci sia una gerarchia, allora la direttività dell’individuo dipende non solo dalla propria autorevolezza, ma anche dal ruolo che svolge e dal ruolo svolto dall’altro. Una relazione complementare si svolge quindi tra due soggetti che non sono sullo stesso piano. Ad esempio un genitore con un figlio, un dipendente con il superiore, un medico con il paziente, etc.

2020-04-03T15:20:47+00:0014 Febbraio , 2019|