CoronaVirus: la furia che va compresa

Il momento più strano della mia vita
Non ho mai vissuto un periodo come questo
Sembra di essere in guerra

Queste sono solo alcune delle frasi che si sentono ripetutamente dai nostri vicini, al supermercato o in posti dove possiamo parlare con qualcuno – oltre che al telefono ovviamente.
È un periodo in cui è accaduto tutto quello che noi non avremmo mai immaginato – lo avevano fatto per noi solo registi hollywoodiani in film che abbiamo visto con l’angoscia dello spettatore, quella che viene spazzata via al riaccendersi delle luci in sala.
Oggi stiamo invece vivendo quel film e non è The Truman Show, non ne riusciamo ad uscire – per ora.
In questo contesto mai conosciuto prima, inaspettato, alle volte purtroppo doloroso, è possibile riuscire a rimettersi in piedi? Cosa fare e come farlo?

L’acronimo C.A.P.I.R.E. (Confronto,…) può essere utile per avere un filo rosso da seguire. L’acronimo racchiude in sé la ratio per trovare una struttura da seguire in questo nuovo, seppur temporaneo, mondo che ha bisogno di regole tutte sue; regole che non sempre ci sono chiare.

Confronto
Non tenere tutto per noi, la nostra angoscia, la nostra paura o incertezza. Parliamo con gli altri, seguendo delle semplici indicazioni: parliamo per un confronto, non per riversare sull’altro tutta la nostra angoscia, ma per cercare un modo diverso di comportarsi; non lamentiamoci dall’inizio alla fine della conversazione, ma comunichiamo qualcosa, sforzandoci di trovare le parole che meglio rappresentano quello che abbiamo intenzione di dire. Ascoltiamo l’altro, forse alcune parole utili ce le dirà proprio l’altro.

Associazione
Ascoltiamo e confrontiamoci anche con i nostri colleghi, se abbiamo un’attività che si è dovuta arrestare. Sia i colleghi che gli albi (nelle attività che sono rappresentate da albi o associazioni di categoria) ci faranno sentire meno soli e forse anche mettere in atto azioni utili per una successiva ripartenza.

Passione
Questo è il momento per dedicarci alle proprie passioni o di scoprirne di nuove. Possiamo finalmente rimettere a posto la casa, scartavetrare i mobili, ridipingere le persiane, scrivere, leggere, tirare giù dal chiodo la chitarra… ognuno ha la sua. Non permettiamo che la paura e l’incertezza ci congelino. Un passo alla volta, troveremo qualcosa che ci farà impiegare meglio il tempo.

Informazione
Informiamoci, che non vuol dire gettarsi su qualsiasi articolo, video, notizia, post, canzone che troviamo sui social, TV, giornali, ma soprattutto appunto social. Cerchiamo informazioni dalle fonti ufficiali (TG, sito dell’Istituto Superiore di Sanità o altre fonti qualificate). Dedichiamoci mezz’ora, un’ora e poi stop, basta, fine. Non usiamo il tempo della pandemia per permettere la diffusione dell’infodemia (indigestione di informazioni) che fa altrettanto male aumentando il senso di incertezza e fomentando così la paura.

Risposta
Questa ricerca di una struttura da seguire permette di riorganizzare le proprie risorse al meglio, verso una risposta al cambiamento che richiede un nuovo comportamento. Invece che abbandonarci al senso di vuoto, ci possiamo riorganizzare per dare una risposta, nostra, personale, soddisfacente.

Evoluzione
Questo è il momento di evolversi, usiamolo anche per liberarci delle abitudini che non ci piacciono, dove non ci sentiamo più rappresentati e troviamo un nuovo equilibrio. Quando saremo “dall’altra parte” ne raccoglieremo i risultati e anche un nuovo modo di affrontare la realtà.

Capire il momento che stiamo vivendo ci aiuta contro la paura e l’ansia da incertezza. Costruire qualche cosa ci distrae e ci permette di arrivare alla fine della giornata con, seppur minima, soddisfazione.

2020-04-14T10:33:30+00:002 Aprile , 2020|